AMBIENTAZIONE

Introduzione

La comunità di Salem era stata fondata nel 1626 da Roger Conant, come luogo ideale per ospitare una stazione di pesca e un emporio commerciale sulla costa atlantica del Massachusetts, nella contea dell'Essex. Da centro di scambi commerciali, Salem si era trasformata dopo il 1630, in coincidenza con l'ondata di immigrazione dei pellegrini puritani da un'Europa lacerata dalle guerre di religione, in un vero e proprio paese retto da un consiglio municipale che, nel giro di un decennio, aveva concesso terre verso l'interno per diverse miglia a favore della nuova popolazione in costante aumento. Salem Village, nel 1642, era una comunità rurale satellite staccatosi dal nucleo di Salem Town formata da emigranti di seconda e terza generazione, molto attivi e dotati di iniziativa personale e senso corporativo. Gli abitanti della Nuova Inghilterra erano "un popolo scelto da Dio perchè colonizzasse quei territori che una volta erano del diavolo", scrive Cotton Mather, uno dei più noti ministri della colonia. La gente di Salem, come tutti i coloni puritani del Massachusetts, si consideravano soldati sempre in guerra contro il diavolo e il suo operato. Gli anni immediatamente precedenti a quello in cui ci troviamo non erano stati facili. Invasioni di locuste e ripetuti periodi di siccità avevano distrutto i raccolti in tutta la regione, causando ristrettezze e miseria per la maggior parte dei coloni, la sua sopravvivenza era legata ai frutti della terra e alla ricchezza dell'oceano. I coloni si erano dati un’organizzazione precisa in materia di ordine pubblico: il potere, sia in città che al Village, era esercitato dal Tribunale di Contea, ovvero il Consiglio di Salem, composto da cittadini per lo più anziani e molto rispettabili, rigorosamente puritani e di razza bianca, eletti dagli stessi cittadini. Per le questioni più importanti, ad esempio i processi per eresia o contrabbando- i due crimini peggiori in una città basata su religione e commercio-, doveva essere presente anche il governatore, eletto dai magistrati e spesso proveniente da una famiglia nobile dei dintorni. Spesso più città vicine avevano un solo governatore. Il principio che regolava le decisioni del Consiglio era lo stesso che regolava la vita dei suoi componenti: quello puritano. Si vagliavano i casi sottoposti tanto con i libri di legge quanto con la Bibbia. Per far eseguire le sentenze di condanna, il Consiglio disponeva di un piccolo numero di guardie alloggiate alla prigione, che però non avevano nessun ruolo nel controllo della città stessa. A onor del vero, bisogna dire che per le questioni familiari, litigi di poco conto e male lingue, raramente si arrivava al Consiglio. In questi casi, erano i parroci i giudici designati all’unanimità per decidere cosa si dovesse fare, forti dell’autorità che gli veniva dall’essere pastori di Dio e dalla loro cultura, sicuramente superiore alla maggior parte degli abitanti del villaggio. Benchè il puritanesimo sia preponderante nel villaggio, in città è possibile trovare comunità che professano un diverso credo; sono mediamente diffuse comunità cattoliche e anglicane o calviniste. Minore è la presenza di altri culti. In ogni caso, anche in città, chi non è puritano tende a nascondersi, a fare le proprie preghiere dove nessuno può sentire o a recarsi comunque alle funzioni nella chiesa del villaggio, per non essere guardato con sospetto, additato come bizzarro o, soprattutto al Village, come poco raccomandabile. Del tutto fuori dalla struttura sociale della città, ci sono gli indigeni. Un gruppo di nativi americani vive ancora fuori dai confini del Village, e mantiene intatte le proprie tradizioni. Nel passato, si ribellavano spesso ai colonizzatori. Hanno capito con il tempo che, per vivere più o meno tranquilli, conviene che non si avvicinino ai puritani; di conseguenza non li si vede quasi mai alla Town, e assolutamente mai al Village. Solo ogni tanto li si può vedere ai limiti della Town, carichi di oggetti, ortaggi, frutta, qualcuno sussurra anche di strani funghi o amuleti, che portano per scambiarli. A volte, vengono duramente apostrofati anche quando non fanno nulla: la gente della città dice che hanno spesso uno sguardo di sfida. Altre volte, li si può vedere lavorare nei campi intorno la città: sono quelli catturati dagli schiavisti. Non essendoci, nell’Essex, le grandi piantagioni di cotone e tabacco presenti nel Sud del paese, gli schiavi neri importati dall’Africa si vedono raramente, e più che altro come un lusso, un capriccio da ricchi che imitano i grandi possidenti della Virginia facendosi servire a tavola da uomini di colore. La forma di schiavitù più visibile è quella, appunto, dei nativi costretti a lavorare nei campi alle direttive dei contadini. Qualcuno, chi vive più vicino agli insediamenti dei nativi, dice che a volte un gruppetto di essi sparisce sulle navi degli schiavisti dirette a Sud… ma sono solo voci.

Puritanesimo a Salem

Salem era abitata da puritani, gente forte di un’incrollabile fede che predicava uno stile di vita molto rigido. Il punto principale del Puritanesimo era la suprema autorità di Dio sulle questioni umane, particolarmente nella chiesa, e specialmente come espresso nella Bibbia. Questa visione li condusse a ricercare la conformità individuale e collettiva agli insegnamenti biblici, e ciò li condusse ad inseguire la purezza morale fino al più piccolo dettaglio così come la purezza ecclesiastica al più alto livello. A livello individuale, i puritani enfatizzarono che ogni persona avrebbe dovuto essere continuamente riformata dalla grazia di Dio per combattere contro il peccato insito nell'uomo e fare ciò che è giusto davanti a Dio. Una vita umile ed obbediente sarebbe adatta ad ogni cristiano. A livello del corpo ecclesiastico, i Puritani credevano che il culto della chiesa avrebbe dovuto essere strettamente regolato da ciò che è comandato nella Bibbia (principio regolativo del culto). I puritani condannavano come idolatria molte pratiche di adorazione, che i loro avversari difendevano con la tradizione, ignorando l'antichità di tali pratiche o il fatto che la loro adozione fosse ampiamente diffusa fra tutti gli altri cristiani. Come alcune chiese riformate nel continente europeo, le riforme puritane erano caratterizzate da pochissimi rituali e decorazioni e da un'evidente enfasi sul sermone. Oltre a promuovere l'educazione laica, per i puritani era molto importante che i pastori fossero colti e a passo con i tempi, che potessero leggere la Bibbia nelle versioni originali in greco, ebraico e aramaico, che conoscessero la tradizione della chiesa antica e moderna e i saggi degli eruditi che erano molto spesso scritti in latino. Perciò molti dei loro ecclesiastici intrapresero studi rigorosi alle Università di Oxford o di Cambridge prima di ricevere l'ordinazione. I loro passatempi consistevano nel discutere la Bibbia e le sue applicazioni pratiche, così come la lettura dei classici come Cicerone e Virgilio e incoraggiarono la composizione di poesie di argomento religioso. Erano banditi tutti i generi di intrattenimento che potessero invece causare confusione a livello morale, come la danza e il teatro. A Salem Village fu bandita la musica, ad eccezione degli inni sacri, vennnero largamente ridimensionate le celebrazioni di feste come Pasqua e Natale ed erano profondamente mal visti i balli e le occasioni di socializzazione che non avessero a che fare con la liturgia ecclesiastica. In un contesto del genere, una donna che ardisse indossare abiti che ne esaltassero la femminilità, con colori sgargianti come il rosso, era malvista dall’intera comunità, Town compresa, ed emarginata dal resto del villaggio.

Condannati dal 1647 al 1688

⁠⁠⁠Dal 1647 al 1688, una prima ondata di paura spinge il Governatore John Whintrop a condannare e impiccare sulla pubblica piazza 17 persone. Di alcune di esse, Cotton Mather ci riporta nomi e storie. La prima donna in New England ad essere impiccata per stregoneria fu Alse Young: fu accusata di aver scatenato l’ondata di febbre degli inizi del 1647. La terza, Mary Johnson, fu vista ridere pazzamente per dei maiali fuggiti dal recinto, in casa del padrone libertino dove lavorava come schiava a riscatto. Interrogata e torturata, rivelò di essersi rivolta a Satana per scontento della sua vita, e fu dunque impiccata. Di Alice Lake sappiamo che, accusata, si dichiarò innocente fino all’impiccagione; ma ammise di aver fatto la prostituta prima del matrimonio, di essere rimasta incinta e di avere volontariamente abortito. Mary Parsons e Ann Hibbins, invece, sono state accusate dopo aver ucciso i propri figli: soffrivano di depressione post-partum. Delle altre vittime, Cotton Mather riporta solo nomi e date di morte; in alcuni casi, quando il nome manca, lo sostituisce con “Goodman” o “goodwife”. Ecco l’elenco:
“Alse Young, 1648
Margaret Jones,1648
Mary johnson,1650
Alice Lake, 1650
Mrs. Kendall Bride, 1651
Mary Parsons, 1651
Goodwife Bassett, 1653
Goodwife Knap, 1656
Ann Hibbins, 1662
Goodman Greensmith, 1662
Goodwife Greensmith, 1662
Goody Glover, 1688”

Ad oggi...

Da cinque anni a questa parte le disgrazie della povera comunità di Salem sembrano essersi attenuate. Lo stile di vita modesto e morigerato dei suoi cittadini fa sì che il villaggio e in parte anche la città siano un paradiso in terra in cui tutti vivono serenamente, lavorando duramente e pregando Dio. Gli ultimi raccolti di frumento, segale e frutta hanno garantito una certa stabilità economica, così come il fiorente commercio navale che porta nel porto del villaggio navi da gran parte della costa Orientale del Nord-America (e non solo). Le famiglie più ricche hanno palazzi in città dove si respira un'aria un po' meno opprimente e dove il puritanesimo non riesce a impedire eventi sociali ed occasioni di artistico svago. Nella Town, infatti, può succedere di vedere qualche scollo quadrato, sempre castigato e coperto da velette e quant’altro, ma più femminile; qui e là, qualche fantasia floreale ingentilisce e ravviva le tinte scure o neutre dei tessuti; qualche ricamo estroso e prezioso compare agli orli e alle chiusure degli abiti da sera di entrambi i sessi, e le sete, i merletti e il finissimo cotone colorato importati dall’Europa possono essere sfoggiati con moderazione. Qualche artista, con prudenza, riesce a sbarcare il lunario con quadri su commissione o suonando nei palazzi nobiliari. A volte perfino nelle taverne organizzano serate danzanti in scantinati e retrobottega, tollerate purchè non diano scandalo e la musica e i rumori non arrivino nelle strade. E qualche allegra signorina, ammesso che trovi quattro mura e una porta chiusa a chiave dietro cui nascondersi, riesce a lavorare indisturbata. Più oscurantista è la situazione nel villaggio in cui quasi pare imperare il principio benedettino di "Prega e lavora". Le donne sono ancora vestite di scuro o di colori neutri, un uomo che ostenti vizi quali il bere o l’andare pubblicamente a donne viene preso di mira dai sermoni dei preti e guardato con riprovazione. L’incontro con le prostitute era tollerato unicamente come “sfogo necessario” della natura maschile, e solo se fatto con la maggiore riservatezza possibile. Il diavolo è stato dunque davvero sgominato dalle strade di Salem e i suoi cittadini sono tutti assolutamente retti e pii? No, ovviamente. Ovunque nel mondo esistono i reietti e gli scarti della società: senza tetto, poveracci, ubriaconi, donne perdute, tutte anime corrotte che vivono ai margini della comunità, sempre a rischio di essere tacciati di eresia e stregoneria. Indigeni che vivono a qualche chilometro dai confini delle periferie, con i loro strani rituali, i cappelli piumati e le blasfeme divinità bestiali, sempre pronti a far guerra per riprendere possesso di una terra che sostengono gli sia stata sottratta. Sono loro i veri cattivi o il male si nasconde abilmente dove è più insospettabile trovarlo? Che tu sia un cittadino o uno straniero sta a te scoprire dov'è il male... o nasconderlo se è dentro di te.

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